Il processo di sterilizzazione, una garanzia per il paziente

La sterilizzazione è un’operazione fondamentale per garantire la sicurezza del paziente  in cura presso lo studio odontoiatrico.

Per sterilizzazione si intende l’eliminazione di tutti i microrganismi viventi, patogeni e non, e delle loro spore, attuata con mezzi diversi a seconda dei casi.

 

Esistono diverse modalità di sterilizzazione, che variano a seconda delle circostanze e degli strumenti da sterilizzare.

 

All’interno del nostro Studio la sterilizzazione degli strumenti avviene in 5 fasi sequenziali, che seguono i protocolli della legge 81/08:

  1. gli strumenti vengono riposti in una vaschetta contenente liquido disinfettante per 10-15 minuti; qui avviene la DECONTAMINAZIONE, per rimuovere i microrganismi patogeni presenti nello strumento.
  1. successivamente gli stessi vengono sciacquati a mano sotto acqua corrente e privati dei residui organici attraverso l’utilizzo di un’apposita spazzolina;
  1. gli strumenti vengono sottoposti per circa 30 minuti all’interno di un’apparecchiatura dedicata ad ultrasuoni, contenente liquido disinfettante (battericida, fungicida, virucida, tubercolicida), al fine di essere sterilizzati;

 

 

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il trattamento con ultrasuoni garantisce una più accurata pulizia del dispositivo medico, soprattutto quelle parti dello strumento che si puliscono con fatica con il lavaggio manuale o meccanico.

  1. al termine di questo processo, gli strumenti vengono nuovamente sciacquati sotto acqua corrente, asciugati ed imbustati in apposita carta medica;
  1. l’ultimo processo consiste nel riporre gli strumenti, imbustati uno ad uno, in un apposito macchinario (autoclave), che li sterilizzerà ad una temperatura di 134° e ad una pressione di tre atmosfere. Questo processo dura 30-45 minuti.

 

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Molta attenzione viene posta nello studio alla RINTRACCIABILITÀ: questa fase consiste nel riportare tutti i documenti relativi allo step di sterilizzazione all’interno di un apposito registro, in modo tale da essere sempre disponibile per gli operatori.

Inoltre  sono molto importanti le VERIFICHE PERIODICHE: questo step riguarda alcuni controlli che è opportuno fare per assicurare una buona sterilizzazione allo studio odontoiatrico.

Occorre controllare la superficie di sterilizzazione e la data sulle confezioni sterilizzate, effettuare il vacuum test per il rilascio del vuoto dell’autoclave, e infine svolgere il test degli integratori chimici.

Periodicamente si deve fare un test di controllo delle vasche ad ultrasuoni, un test sulla sigillatrice, il Bowie & Dick Test, l’ Helix Test e il See Test.

 

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Al termine di ogni visita le assistenti si occupano di sterilizzare e disinfettare le stanze, per far sì che il paziente successivo possa essere visitato e/o operato nelle migliori condizioni d’igiene.

 

Tutto ciò che non può essere sterilizzato e che è quindi da considerarsi monouso viene smaltito.

 

Infine, una volta spogliata degli strumenti rimovibili, attraverso un apposito disinfettante, viene sterilizzata la poltrona e tutto ciò che ad essa è collegata (ablatore, turbine, micromotore, pistola aria/acqua).

Una volta sterilizzato l’ambiente, la stanza è pronta per ricevere un nuovo paziente.

Questo procedimento può variare dai 10 ai 15 minuti.

 

Per quanto riguarda i rifiuti speciali, questi possono essere di vario genere:

  • lame monouso per bisturi
  • suture per interventi chirurgici
  • aghi utilizzati per le anestesie
  • anestesie vuote utilizzate precedentemente
  • strumenti canalari non più utilizzabili.

Dal momento che questi rifiuti potrebbero – qualora venissero a contatto con altre persone dopo essere stati utilizzati per il paziente – recare danno, essi vengono riposti in apposite scatole che al momento opportuno verranno smaltite secondo le dovute procedure.

 

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